Walter Valli Podista

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Le misure di contenimento del Coronavirus si stanno allentando e finalmente possiamo tornare a correre liberi. Liberi dopo mesi di divieti e limitazioni della libertà personale giustificate da obiettivi sociali di ordine superiore.

Sempre con prudenza, nel rispetto di leggi, regolamenti, norme e buon senso, ma finalmente liberi di godere del sole e dell’aria aperta.

Anche se questo è un blog all’interno di un sito di una società finanziaria e quindi si dovrebbero trattare solo argomenti attinenti all’economia, alla finanza, alla gestione di patrimoni… mi sono chiesto:

Ma perché? Perché parlare solo di queste cose? 

Lo so che chi entra in un sito tematico come il nostro lo fa per trovare argomenti o risposte su quel tema, per trovare risposte a domande tipo:

Avrò diversificato bene i miei risparmi?

Come si fa ad aprire un conto in svizzera?

Qual è la vostra politica e modalità di investimento? E così di seguito.

Ma so anche che colui che scrive è una Persona, un Uomo o una Donna, un essere vivente con i suoi hobby e i suoi interessi.

Ecco io vorrei trovare il modo di parlare alla “persona” di altri argomenti che probabilmente ci accomunano.

Per me il cliente non è un numero. Tutti i miei clienti lo sono per come faccio/facciamo il nostro lavoro, ma lo sono anche perché sono diventati “amici” con i quali condividiamo uno o più degli interessi extra-lavoro.

Per questo, in aggiunta agli obbligatori argomenti finanziari, ogni tanto racconterò di cose ed esperienze e passioni ed hobby della mia vita.

Se vi interessano leggeteli, se non interessano, passate oltre (tanto questo lo fate già, nel senso, che è quello che facciamo tutti: se ci interessa ci fermiamo, sennò. Clic!)

Oggi parliamo di….

Sono un podista, il mio mito Orlando Pizzolato…

Podista si nasce o si diventa? Io credo, entrambe le cose. Mi spiego.

Da giovane avevo capito che la corsa era l’attività fisica, lo sport che mi veniva meglio, tant’è che all’inizio degli anni 70 ho guadagnato la mia medaglietta d’oro sui mille metri ai giochi della gioventù provincia di Como. Quindi una certa predisposizione di nascita ce l’avevo.

Podista

Podista

Poi, con un salto temporale di tre decenni, quando si arriva in quella fascia d’età in cui capisci che devi fare qualcosa per te stesso e il tuo fisico che inizia a cambiare, ecco che riappare la passione e la predisposizione e quindi in una sorta di “vocazione adulta” si comincia o ricomincia a correre per stare bene e poi progressivamente, ma senza davvero rendersi conto di cosa sta succedendo, per stare bene, bisogna correre (le famose endorfine). Pian piano stavo davvero diventando un Podista!

E infatti così che ci si ritrova nel mondo del podismo, fatto di levatacce, di rinunce alimentari, di ricerca del materiale giusto, del tipo di scarpe adatte.

Ma fatto anche di tanta e vera amicizia, di condivisione con chi sta facendo il tuo stesso percorso indipendentemente da chi è e da che professione svolge.

Con questo approccio alla rinnovata, o meglio ritrovata passione per il podismo, all’inizio del millennio decisi che avrei corso una maratona.

Arrivato a vivere a Milano, all’epoca il mio unico sport era il tennis in doppio con amici, quindi per essere un vero podista dovevo proprio partire da zero e mi occorreva uno stimolo e soprattutto un metodo.

Sapevo che colui che era il mio inimitabile mito fin dagli anni 80, il primo italiano ad aver vinto la maratona di NY, quell’Orlando Pizzolato, nato come me il 30 luglio anche se di un anno più giovane, aveva messo a punto delle tabelle di allenamento, e caso vuole che una persona, Vincenzo, un funzionario di banca con cui all’epoca per motivi di lavoro mi davo del lei, ma che poi sarebbe diventato uno dei migliori amici, era un podista (a dire il vero quella forte in casa era, ed è, sua moglie…visto che va sempre a podio!) e che seguiva proprio il metodo di Orlando!

Detto …fatto!! Su sua indicazione (avrei capito meglio dopo qualche tempo, il perché) gli ho fornito che distanza riuscivo a correre in 7 minuti e.…mi sono ritrovato le tabelle da seguire per preparare la maratona in 12 settimane! E Vincenzo da lì, e per sempre è diventato, “il negriero”.

podista Che periodo ragazzi. Ogni giorno, ogni settimana, una scoperta e una conferma di sé stessi.

Ho finito la mia prima maratona in 4ore e 2min, correndo vestito con una polo a maniche lunghe e scarpe da tennis e accompagnato e spronato da Vincenzo che, entrato a sorpresa al decimo km non mi ha lasciato fino agli ultimi 195 metri. Ma oramai ero finalmente un vero Podista!

Ho immediatamente capito l’importanza dell’abbigliamento adeguato, delle scarpe da usare in base ai propri parametri (peso, km corsi alla settimana, obbiettivo di tempo), del massaggiatore, del fisioterapista, ho scoperto l’esistenza dei cerotti Compeed.

Progressivamente ho corso 19 maratone migliorandomi fino a 3ore7min.

Non sono …mannaggia… mai riuscito ad andare sotto le mitiche o fatidiche 3 ore.

Quando ci ho seriamente provato, durante la Maratona di Venezia, che correvo per la terza volta e quindi conoscevo bene bene, al 24 esimo km uno stiramento dell’adduttore destro mi ha obbligato al ritiro.

Da lì, purtroppo, tenendo anche conto dell’età che avanzava, non sono più riuscito, senza altri infortuni, a stare sui 70-80km di corsa a settimana né a tarare gli allenamenti sul passo al km necessario per abbattere il muro delle 3 ore, ragion per cui mi sono dovuto accontentare di correre le mezze maratone o i dieci km o comunque tutte le distanze intermedie, oltre ai cross e qualche trail.

Ero quindi però oramai davvero definitivamente e irrimediabilmente e senza ritorno, entrato nel meraviglioso mondo del podismo.

podista

podista

Per anni ho accettato incarichi nel mio club di appartenenza che a Milano è tra i più storici (fondato nel 1971; e il Presidente è lo stesso ininterrottamente dalla Fondazione), ma soprattutto, sono poi riuscito a conoscere di persona il mio mito: Orlando Pizzolato.

Per affinare e davvero ben tarare su di me le tabelle di allenamento avevo partecipato alla settimana di corsa che Orlando organizza in vari luoghi (io avevo scelto Livigno) e lì avevo avuto modo di apprezzare la sua alta professionalità abbinata a umanità, semplicità, quasi umiltà (ma questo è tipico dei Grandi!), dove perfettamente coadiuvato dalla moglie Ilaria, lui ascolta bene tutti e ha una parola adeguata per tutti coloro che hanno voglia o all’inizio anche semplice velleità di essere o diventare un Podista, e personalizza per ognuno (forte maratoneta o tapascione che sia), con metodo e motivazione, un mirato programma di allenamento.

Podista Walter Valli

Passano gli anni, oramai siamo oltre i 60, ma non si molla. Gli allenamenti e le gare sono mirati a ciò che l’età e il fisico permettono di fare.

Con gli anni, come nella vita si impara la gestione del tempo e della fatica, si conoscono i propri limiti e si sanno leggere meglio i segnali del proprio corpo. Ma la passione e la voglia e il sorriso, rimangono immutati, diventano quasi uno stile di vita.

Anche in questo mi permetto di dire che Orlando rimane un esempio. Lo si può infatti con facilità incontrare negli expo di varie manifestazioni podistiche e lui, sempre elegante ed in forma (sembra quasi che abbia anche trovato il segreto per fermare l’usura del tempo), ha sempre una parola cortese e misurata per tutte le domande e per tutti.

Classe da veri campioni!

 

Sono un podista finalmente libero di correre... 3 ✅Goodwill Asset Management

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