L’INIZIO DELLA FINE DELL’ERA DEI TASSI NEGATIVI 

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TASSI NEGATIVI:

Il trigger dei mercati obbligazionari da molti temuto e da pochi atteso è arrivato: L’elezione di Donald Trump come 45° Presidente degli Stati
Uniti d’America.

I prossimi 4 anni di mandato saranno all’insegna dell’aumento della spesa pubblica per investimenti in Infrastrutture che genereranno crescita economica con
obiettivo di Pil annuale Usa tra +2.5% e +3.5%. Politiche fiscali espansive, secondo l’ufficio studi di Goodwill Asset Management, segneranno l’inizio di un nuovo ciclo rialzista nel settore delle materie prime, con importanti rialzi di Rame, Alluminio, Zinco, Petrolio, Nickel, Oro… L’inflazione totale attesa per il 2017 e il 2018, sarà ben superiore al target della Fed del 2%. Il T-bond decennale ha un obiettivo del 3% per fine 2017 dall’attuale 2.05% e il rialzo tassi contagerà anche il resto del mondo, Europa in primis.

In questo scenario l’inflazione europea, attesa per il 2017 in area 1.8%, non permetterà alla Bce di aumentare né di estendere oltre marzo 2017 il quantitative easing e innescherà un forte rialzo dei tassi decennali, con obiettivo del tasso Bund a 1.5% per fine 2017, ossia un calo del prezzo a 150 sul Bund future, oggi in area 161.

Inoltre, da un’accurata Analisi Tecnica fornita da Marina Oteri, che ha notato una netta divergenza sull’RSI e altri indicatori,  la rottura definitiva del supporto in area 161.80 innescherà nei prossimi giorni un ribasso di prezzo con primo obiettivo 160.14, per poi nel medio termine raggiungere gli obiettivi indicati anche dall’analisi macroeconomica di GWAM.

TASSI NEGATIVI

Il Team di Gwam

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