Le 3 prospettive della borsa americana
Quali sono le prospettive della borsa americana, faro guida delle piazze globali?
Stiamo entrando con prepotenza nell’ autunno finanziario della borsa americana e delle borse mondiali, con tante nubi all’orizzonte e forti venti di recessione alle porte.
In questo contesto abbiamo una visione rialzista sulla borsa americana, una visione da fine ciclo economico.
Stiamo vivendo nel più lungo ciclo espansivo borsistico, ormai ultra decennale, della storia economica moderna.
L’attuale ciclo economico, secondo noi di Goodwill Asset Management SA, sta volgendo al termine ma non finirà senza i fuochi di artificio.
La storia insegna che ogni fine ciclo ha la sua coda rialzista e, secondo noi, questa sarà pari o superiore a quella vissuta nel lontano autunno del 1999.
In Europa viviamo in un’epoca di politica monetaria estremamente accomodante, con tassi di interesse nulli o negativi a causa di quantitative easing da 20 miliardi di euro al mese, senza una scadenza certa e Tltro( prestiti della Bce alle banche) rinnovati e allungati.
In Usa abbiamo invece bassi tassi di interesse (positivi), crescita economica doppia rispetto all’Europa e di conseguenza possiamo aspettarci ribassi controllati dei tassi di interesse nei prossimi mesi.
Entrambe le aree economiche hanno un fattore in comune, ossia la bassa inflazione. Questa è dovuta all’avvento di Internet. Quest’ultimo ha generato una forte pressione al ribasso dei prezzi di beni e servizi, causato da un’efficienza informativa e distributiva senza precedenti, che di fatto ha eliminato in molti settori intermediari ormai superflui e obsoleti.
Le previsioni economiche estive della commissione europea per la crescita del PIL e dell’inflazione, in forte rallentamento negli ultimi tre anni,SUMMER EDITION COMMISSIONE EUROPEA a novembre saranno riviste ulteriormente al ribasso.
I tassi di interesse ai minimi storici e una crescita economica in rallentamento ci fanno ritenere che gli stimoli monetari continueranno ancora per un congruo periodo di tempo, coadiuvati da stimoli fiscali soprattutto in Germania, Usa e Cina.
In questo scenario di propensione al rischio crescente, lo stock picking selettivo di Goodwill Asset Management SA, sia su temi azionari che obbligazionari, principalmente in dollari americani, può produrre performance interessanti.
In ogni caso, per quanto ben posizionati sulla borsa americana, siamo ben consapevoli che le tensioni commerciali Usa -Cina, i venti di guerra in Estremo Oriente e le persistenti difficoltà di alcuni paesi politicamente deboli dell’America Latina o instabili del Medio Oriente, daranno ulteriore volatilità a questo fine ciclo economico.
Come chiusura del bull market azionario sulla borsa americana, a fine ciclo, ci aspettiamo veri e propri fuochi di artificio grazie alla forte droga monetaria che circola abbondantemente nel settore finanziario e monetario.
Le politiche monetarie e fiscali espansive aumenteranno drasticamente le valutazioni dei titoli azionari portandoli in un prolungato periodo di sopravvalutazione.
Inoltre l’attuale bolla obbligazionaria si trasmetterà dai titoli considerati erroneamente free risk, oggi a tassi negativi, alle obbligazioni corporate, per concludere in maniera pirotecnica la ricerca di rendimento a tutti i costi in questa lunga e prolungata espansione economica.
Ricapitolando quanto detto in questo articolo, secondo noi gli ampi e prolungati stimoli monetari in atto da parte delle principali Banche Centrali e le politiche fiscali favorevoli alla crescita economica, risultano essere i due ingredienti essenziali al perdurare di questo ampio e duraturo ciclo economico espansivo.
Il ciclo attuale di rialzo della borsa americana è iniziato nel corso del 2009, dopo la forte recessione causata dall’ingegneria finanziaria dei titoli subprime e culminata con il fallimento della banca d’affari Lehman Brothers.
Questo ciclo espansivo dell’economia terminerà probabilmente nel corso del 2021, dopo aver assistito ai pirotecnici fuochi di artificio delle borse mondiali che faranno presumibilmente nuovi massimi storici assoluti nel corso del primo semestre 2020.
Infine da non sottovalutare il terzo ingrediente spesso trascurato ma necessario per l’ultimo rialzo borsistico ossia il fattore dollaro.
Il dollaro con il suo ampio differenziale di tasso rispetto all’euro genera un vantaggio competitivo per le esportazioni europee e una svalutazione necessaria per i Paesi emergenti affinché apportino il loro contributo alla crescita economica mondiale.
Queste sono le ragioni che ci portano ad avere una visione rialzista sulla borsa americana e su investimenti azionari in genere, una visione da fine ciclo economico.
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