Nei prossimi mesi l’inflazione innescata dal rialzo dei prezzi delle materie prime e il rialzo dei salari daranno il via alla fine del quantitative easing europeo e ad una ulteriore salita dei tassi americani.
Per difendersi dal rialzo dei rendimenti obbligazionari, che sul decennale tedesco sono passati da -0.50% a +0.6% in pochi mesi bisogna porre molta attenzione alla duration di portafoglio, ossia quell’indicatore che segnala la sensibilità del prezzo delle obbligazioni al rialzo dei tassi. A titolo d’esempio, il Bund con scadenza 15 febbraio 2028 (ISIN DE0001102440) con cedola dello 0.5% ha una duration di 9,63 quindi in caso di rialzo dei tassi di interesse dell’1% dagli attuali livelli vedrà il prezzo dell’obbligazione scendere del 9.63% circa.
Per resistere a un aumento dei tassi bisogna ruotare il portafoglio riducendone drasticamente la duration e portandola entro i 2 anni. Per riuscirci, bisogna acquistare titoli a tasso variabile che hanno duration inferiore a 1 e obbligazioni a tasso fisso con scadenza entro 2 anni. Ma un buon gestore patrimoniale come Goodwill Asset Management, in questo scenario avverso al mondo obbligazionario, seleziona anche obbligazioni che non solo resistono ma performano bene con il rialzo dei tassi. Un chiaro esempio sono le obbligazioni CMS (Constant Maturity Swap), sia in Euro che in Usd, che sono normalissime obbligazioni, poco conosciute, la cui cedola non è indicizzata all’Euribor o al Us Libor bensì ai tassi a 10 anni. Queste hanno una cedola crescente al crescere dei tassi lunghi che tipicamente sono molto influenzati dalle aspettative di inflazione e ancora oggi si comprano a sconto rispetto al nominale.
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