In passato, chi voleva investire in Svizzera, spesso lo faceva senza preoccuparsi degli aspetti fiscali, o per negligenza o per libera scelta.
Oggi le cose sono radicalmente cambiate, e la Svizzera è molto più integrata con il resto dell’Europa. Gli investitori che vogliono operare in territorio elvetico devono considerare attentamente l’impatto fiscale derivante dall’accordo chiamato voluntary disclosure: un’intesa tra Italia e Svizzera in merito alla trasparenza fiscale, con l’intento di favorire il rientro dei capitali nel Bel Paese.
La voluntary disclosure è una nuova procedura mediante la quale i contribuenti italiani possono, in maniera del tutto volontaria, mettersi in regola con il fisco italiano.
Ora che le regole del gioco sono cambiate, il peso della fiscalità in termini di costo/opportunità e trasparenza rischia di essere determinante, specialmente nel nuovo contesto di bassi rendimenti obbligazionari, che obbligano i risparmiatori più accorti a usare “il bilancino” nella gestione degli investimenti. Da qui nasce l’esigenza di ottimizzare a livello fiscale i propri investimenti per evitare che i tanto sudati risparmi si incaglino inutilmente in ostacoli fiscali. Dunque è di primaria importanza sapere come gestire correttamente plusvalenze e minusvalenze.
Ci piace ricordare che, parlando di tassazione del risparmio, è importante la primaria distinzione tra “redditi diversi” e “redditi da capitale”.
Purtroppo non tutti gli strumenti finanziari hanno lo stesso grado di efficienza fiscale.
I redditi da capitale sono tassati alla fonte e non generano alcun capital gain, che dunque non può essere compensato in alcun modo con minusvalenze pregresse. Tuttavia, a partire dal 2014, il legislatore ha deciso che minusvalenze e plusvalenze della grande famiglia degli OICR, ossia fondi comuni da un lato ed ETF e azioni dall’altro, hanno un trattamento diverso e perciò non possono essere compensate tra loro.
In pratica, se avete un portafoglio composto da soli OICR e se vi trovate nella sfortunata situazione di aver venduto in perdita un ETF o un’azione, generando una minusvalenza, che per il legislatore è reddito diverso, tale minusvalenza non potrà essere compensata con alcuna plusvalenza.
In questo caso il vostro portafoglio rischia di non essere fiscalmente efficiente, dal momento che alcune minusvalenze non sono in alcun modo recuperabili o compensabili.
Caso completamente diverso qualora si abbia un portafoglio composto esclusivamente da azioni e obbligazioni: in questo caso il capital gain crea un reddito diverso, che può compensarsi solo ed esclusivamente con una minusvalenza di pari categoria.
Tale distinzione è utile perché, a seconda del tipo di reddito, la tassazione agisce in maniera differente. Questo aspetto si contrappone all’effetto di appartenenza del regime fiscale (dichiarativo o amministrato) in quanto modifica le regole di compensazione delle minusvalenze.
Noi di Goodwill Asset Management conosciamo molto bene il quadro delle nuove normative a livello fiscale tra Italia e Svizzera. Per questo motivo, nell’offrire a chi già abbia un portafoglio in Svizzera o voglia aprire un nuovo conto in Svizzera, la nostra soluzione d’investimento personalizzata.
Noi di Gwam diamo un peso rilevante agli aspetti legati all’ottimizzazione fiscale degli investimenti, che include la gestione accorta di plusvalenze e minusvalenze.
In pratica, investiamo prettamente in titoli, cioè azioni e obbligazioni, e non OICR come fondi ed ETF. In questo modo riusciamo a ad essere pienamente efficaci dal punto di vista fiscale, sia alla luce della gestione post voluntary disclosure, sia della compensazione tra eventuali minusvalenze e plusvalenze per i nuovi conti aperti in Svizzera, determinando un chiaro risparmio fiscale per l’investitore.
Se avete delle domande su come gestire correttamente plusvalenze e minusvalenze, arrivando all’ottimizzazione e pianificazione fiscale delle vostre finanze, venite a trovarci il 20 settembre a Chiasso. Previa registrazione via email, la porta è sempre aperta!
ENTRA IN CONTATTO CON IL NOSTRO TEAM
Conto sulla migliore banca svizzera